A marzo nella classe I D è stata tenuta una speciale lezione dai 3 alunni filippini: con la docente di Storia e Geografia, infatti, la classe ha organizzato il Philippines' Day, un giorno in cui protagonisti sono state le Filippine. Alla LIM sono state visionate diverse fotografie e siti spiegati man mano dagli alunni filippini; inoltre l'uso di Maps con le immagini satellitari ha permesso loro di far vedere ai compagni la loro casa, le strade della loro città...
Gli alunni hanno preparato dei cartelloni sulla loro nazione, che i compagni hanno visionato con interesse e curiosità. Molte le domande poste: A che ora andate a scuola? A che ora mangiate? Perché sulle banconote sono raffigurati gli animali? La school uniform è anche per i docenti? Perché gli autobus sono così colorati? Qual è il mezzo di trasporto più usato? Perché le Chocolate hills (colline di cioccolato) si chiamano così? Il clima qui vi sembra molto diverso? Vi manca la vostra città?... Due di questi alunni sono arrivati solo nel settembre scorso in Italia e solo ora conoscono meglio l'italiano e hanno potuto adeguatamente interagire con i compagni in un'attività di peer education e di azione interculturale come questa. Particolarmente apprezzata da tutti la presentazione di alcuni dei loro piatti: i dolcetti Puto (una sorta di plumcake cotti al vapore), i dessert Mayablanca (con latte di cocco mais) e il Leche flan (una sorta di crem caramel). Simpatici i momenti in cui questi ragazzi hanno parlato nella loro lingua della quale i compagni hanno potuto apprezzare i suoni e la cadenza e la dimostrazione del particolare saluto filippino (una stretta di mano che si conclude sulla fronte).
Nella nostra scuola in molte classi ci sono alunni provenienti da altre nazioni. Per tutti noi questa è una preziosa occasione per conoscere altre culture e scambiare informazioni sui diversi aspetti della vita quotidiana e sulle caratteristiche storico-geografiche di altri Paesi. Il confronto è sempre arricchente ed è teso alla consapevolezza e all'espressione della propria identità culturale pur restando fermi nell'intenzione di interagire con l'altro con curiosità sensibile e attenta. La didattica allora diventa uno strumento prezioso per orientare i nostri piccoli cittadini al sincero desiderio di conoscere e capire l'altro, imparando ad interagire in modo pienamente positivo con chi arriva nella nostra scuola, città, nazione da un'altra realtà. L'integrazione è uno degli obiettivi, ma non è intesa come un inglobare l'altro nella nostra cultura, appiattendo e omologando, ma come la conseguenza di una convivenza pacifica e attiva tesa alla reciproca conoscenza e al riconoscimento della propria e altrui identità.