A febbraio si celebra da anni il Safer Internet Day ovvero la Giornata Mondiale per la Sicurezza Online, istituita e promossa dalla Commissione Europea. Giunto alla sua sedicesima edizione, il SID 2019 si è celebrato martedì 5 febbraio in moltissime scuole e istituzioni di tutto il mondo. La nostra scuola secondaria di primo grado ha organizzato l’evento “the WebWeWant: per non cadere nella Rete” , svoltosi nell’Aula Magna dell’IC ZUMBINI.
La dirigente dott.ssa Marietta Iusi, da sempre particolarmente attenta a stimolare il dibattito sulle tematiche che riguardano la sicurezza, ha fortemente voluto che la Zumbini partecipasse al SID2019. All’evento hanno preso parte il Capitano dei Carabinieri Giuseppe Merola, l’Assessore alla Scuola Matilde Spadafora Lanzino, le prof.sse Albina Giglio, Laura De Marco, Rosa Malicchio e le classi 3B, 3E e 3L dell’Istituto. A condurre e a dare il via alla manifestazione la nostra Dirigente, che ha sottolineato la necessità di un Internet più sicuro che proprio i giovani possono contribuire a costruire. A seguire la prof.ssa Albina Giglio ha relazionato sul tema dell’Identità e Cittadinanza digitale, interagendo con gli alunni che hanno partecipato con vivo interesse: avete mai cercato il vostro nome su Google? Sapete cos’è e com’è la vostra Digital footprint? La vostra identità online rispecchia quella del mondo reale? Vi siete mai chiesti quali possono essere le conseguenze future del vostro comportamento e delle vostre azioni nella Rete? La discussione, supportata dalle slide mostrate alla LIM e da diversi esempi, anche collegandosi in Internet al momento, ha portato a riflettere su quanto della nostra vita si trovi in rete, su come la nostra identità e il nostro essere cittadini sia un concetto oggi molto ampio e complesso che comprende irrimediabilmente la dimensione digitale. E bisogna tenerne conto più di quanto molti immaginano: ad esempio molti lavoratori sono ogni anno licenziati o non assunti per via dei comportamenti sui social, come diverse indagini condotte a livello mondiale dimostrano (i numeri sono impressionanti).
Il Capitano dei Carabinieri Giuseppe Merola ha continuato la discussione con un corposo e importante intervento, analizzando e commentando le slide sul Bullismo e Cyberbullismo: gli alunni hanno mostrato attenzione e anche stupore nel vedere quanto la normativa sia attenta e quanto le pene previste siano severe verso i reati connessi con un uso sbagliato e illecito di Internet, dalla violazione della privacy altrui e propria, al caricamento di contenuti inappropriati, alla violazione del copyright e all’adozione di comportamenti scorretti o pericolosi per sé o per gli altri. Gli alunni hanno ben capito che chi si nasconde dietro uno schermo per offendere o diffondere materiale improprio non solo è un debole e un delinquente, ma è anche facile da individuare ed perseguibile severamente dalla legge che è costantemente aggiornata su questa tematica. I consigli dati sono stati preziosi e i ragazzi chiamati direttamente in causa hanno anche raccontato in prima persona alcune esperienze personali. L’assessore Matilde Spadafora ha raccomandato ai ragazzi di avere il coraggio di parlare con i propri genitori e insegnanti di qualsiasi dubbio, paura, fatto negativo che riguardi la loro esperienza online, specialmente con i social. In conclusione gli interventi delle docenti De Marco e Malicchio hanno mirato a stimolare ulteriormente la riflessione, sensibilizzando i ragazzi sulla conoscenza sì delle potenzialità comunicative del web e delle community online, ma anche delle trappole in cui si può cadere senza neanche rendersene conto.
A terminare la manifestazione il DEBATE, protagonisti gli alunni delle classi 3B, 3E, 3L che hanno animato un dibattito sul tema: “Internet e le moderne tecnologie: utili o dannose? Il web sicuro è possibile?”. La metodologia didattica del debate prevede un confronto nel quale due squadre dibattono su un tema dato analizzando l’una i pro e l’altra i contro, e usando opportune argomentazioni per sostenere la propria tesi e confutare quella avversaria. Il debate (dibattito) è quindi una metodologia che permette di acquisire competenze trasversali (life skill) e curricolari, e soprattutto consente ai ragazzi l’esercizio del pensiero e del giudizio, sviluppando e potenziando un atteggiamento critico verso la realtà. Ed è del pensiero critico che abbiamo bisogno per muoverci nella rete senza rimanerne intrappolati: Internet, giochi virtuali, social network … una realtà che esiste e vive, dentro la quale dobbiamo essere cittadini attivi e consapevoli, per evitare i pericoli e imparare a difendersi.